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PROCESSIONE IN ONORE DI SAN GIUSEPPE 24.03.2019

Oggi nella chiesa di San Giuseppe è stata celebrata la solenne Eucarestia presieduta dal nostro parroco don Edoardo con la partecipazione della Giunta Comunale. Dopo la s. Messa si è svolta la processione in onore di San Giuseppe per le vie di Crescentino.


Mt 1,18-25

Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi. Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù.




PRIMA CONFESSIONE 09.03.2019

Sabato 9 marzo i bambini della terza elementare per la prima volta nella loro vita si sono accostati al sacramento della prima confessione durante il ritiro organizzato per loro nel Santuario Madonna del Palazzo. Dopo la confessione è stato preparato per loro, da parte delle catechiste, il piccolo rinfresco per concludere la Festa del Perdono. Domenica, durante la s. messa delle ore 11.00 sono stati presentati alla nostra Comunità, con solenne professione della fede e con la benedizione speciale.  




CARNEVALE ALL’ORATORIO 02.03.2019

In pieno clima carnevalesco i nostri fantastici animatori hanno preparato il carnevale per i bambini e ragazzi del nostro paese. Ogni uno è stato invitato di venire mascherato e non soltanto! Cerano dei giochi divertentissimi, una grande sorpresa con la presenza della regina Pappetta, Conte e tutta la coorte che hanno giocato insieme ai bambini. Poi ovviamente non poteva mancare la sfilata dei costumi e la golosa merenda preparata dalle nostre signore che sono sempre pronte a questo prezioso servizio. E come ormai è un usanza buona, tutto si è concluso con una guerra ai coriandoli! Ci siamo divertiti davvero tanto. Ringraziamo al Comitato Carnevalesco per la loro presenza.  




SANTA MESSA CON LA PARTECIPAZIONE DEL COMITATO CARNEVALE STORICO DI CRESCENTINO 24.02.2019

Con la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal parroco don Edoardo Swiatkowski, con la partecipazione della Giunta Comunale con sig. Sindaco Fabrizio Greppi e tutto il Comitato del carnevale di Crescentino insieme alla Papetta, Conte e tutta la coorte, abbiamo inaugurato ormai 45° Carnevale Storico di Crescentino




VISITA PASTORALE DEL ARCIVESCOVO

22.02.2019Il nostro Arcivescovo Marco Arnolfo ha visitato la nostra Comunità Pastorale che comprende le parrocchie di Crescentino, San Genuario e San Silvestro, San Grisante, Lamporo e Fontanetto Po’. Durante la visita ha incontrato i sacerdoti, la Comunità delle Suore di Maria Consolatrice, le varie case di riposo e infine ha incontrato tutti i membri delle nostra Comunità pastorale discutendo dei vari problemi, difficoltà e progetti riguardanti la nostra Comunità Pastorale.




FESTA di DON BOSCO E BEATO BRONISLAO 27.01.2019

Oggi abbiamo ricordato due grandi santi: San Giovanni Bosco e Betao Bronislao Markiewicz. Dopo la Santa Messa delle ore 11.00 pomeriggio all’oratorio sì è svoltala parte conviviale con giochi divertenti preparati dai nostri Animatori, e con golosa merenda preparata dalle Signore. 

1° Il gioco è tipo “ghigliottina”, ma con gli oggetti. Oggetti da mostrare: coperta, cuscino, un’immagine di Cenerentola, camomilla, disegno di occhi aperti. La parola che deve venire fuori è “SOGNO”. Il bambino deve raccontare il sogno di don Bosco.

A nove anni fa un sogno profetico: gli sembra di essere in mezzo a una moltitudine di ragazzi impegnati a giocare, alcuni dei quali però, bestemmiano. Subito, Giovanni si getta sui bestemmiatori con pugni e calci per farli tacere; ma ecco farsi avanti un Personaggio che gli dice: «Non con le botte e i pugni, ma con la bontà e l’amore devi guadagnare questi tuoi amici… Io ti darò la Maestra sotto la cui guida puoi diventare sapiente, e senza la quale, ogni sapienza diviene stoltezza». Il personaggio è Gesù e la maestra la Madonna, alla cui guida si abbandona per tutta la vita e che onora con il nome di «Ausiliatrice (=aiuto) dei cristiani»

 2° La prova da superare è fare un semplice gioco da giocolieri con due palle oppure buttare giù dei birilli o camminare su una corda messa per terra senza cadere né deragliare avendo un cucchiaino in bocca con una pallina da ping pong (che naturalmente non deve cadere) o un gioco con le carte (tipo casette di carte o mandare avanti e indietro una fila di carte utilizzando una carta).

La parola è “GIOCOLIERE” o “PRESTIGIATORE”

E così Giovanni impara a fare il saltimbanco, il prestigiatore, il cantore, il giocoliere, per poter attirare a se i compagni e tenerli lontani dal male. «Se stanno con me, dice alla mamma, evitano di cacciarsi nei guai»

  La prova da superare: in una montagna di scarpe, il bambino deve abbinare le scarpe giuste.

La parola è: “CAMMINO”

San Domenico Savio, un ragazzo di 15 anni diceva così: “Noi, qui, alla scuola di Don Bosco, facciamo consistere la santità nello stare molto allegri e nell’adempimento perfetto dei nostri doveri”, per essere «onesti cittadini e dei buoni cristiani». Con le altre parole, questo è importante: 1) Fede (voler bene a Gesù e Maria) 2) Allegria, 3) Impegno, 4) Onestà. Don Bosco diceva: “State allegri, ma non fate peccati”.

 4° Un bambino deve ricostruire bendato un puzzle dell’immagine di un oratorio seguendo le istruzioni a voce dei compagni, tipo “destra, sinistra, su, giù”. La parola è “ORATORIO”

All’età di vent’anni entra nel Seminario di Chieri e viene ordinato Sacerdote a Torino nel 1841, a ventisei anni. In quei tempi Torino è piena di poveri ragazzi in cerca di lavoro, orfani o abbandonati, esposti a molti pericoli. Don Bosco comincia a radunarli la domenica, ora in una chiesa, ora in un prato, ora in una piazza per farli giocare e per insegnare loro il catechismo. Dopo cinque anni di enormi difficoltà, riesce a stabilirsi nel rione periferico di Valdocco e apre qui il suo primo Oratorio. Qui i ragazzi trovano vitto e alloggio, studiano o imparano un mestiere, ma soprattutto imparano ad amare il Signore.




DON SECONDO POLLO 13.01.2019

Durante la s. Messa delle ore 11.00 celebrata da don Edoardo e con la partecipazione della Giunta Comunale con il Sindaco Sig. Fabrizio Greppi e degli Alpini abbiamo ricordato don Secondo Pollo, che dalla totale dedizione ai Sacri Cuori di Gesù e di Maria imparò la spiritualità dell’Amore infinito e puro, che assumeva il corpo della carità e si condivideva nella vita pienamente donata a servizio dei fratelli bisognosi.  Pomeriggio all’oratorio si è svolto all’oratorio l’incontro con i genitori dei ragazzi che si preparano al Sacramento della Cresima




Epifania 2019

Come ogni anno nella nostra parrocchia abbiamo celebrato l’Epifania con il presepe vivente. Tra Angeli, pastorelli, Maria, Giuseppe e Re Magi abbiamo vissuto la manifestazione del Signore. “Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono”. 

Il viaggio dall’Oriente, la ricerca, la stella apparsa ai Magi, la vista del Salvatore e la sua adorazione costituiscono le tappe che i popoli e gli individui dovevano percorrere nel loro andare incontro al Salvatore del mondo. La luce e il suo richiamo non sono cose passate, poiché ad esse si richiama la storia della fede di ognuno di noi. 
Perché potessero provare la gioia del vedere Cristo, dell’adorarlo e dell’offrirgli i loro doni, i Magi sono passati per situazioni in cui hanno dovuto sempre chiedere, sempre seguire il segno inviato loro da Dio. 
La fermezza, la costanza, soprattutto nella fede, è impossibile senza sacrifici, ma è proprio da qui che nasce la gioia indicibile della contemplazione di Dio che si rivela a noi, così come la gioia di dare o di darsi a Dio. “Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia”. 
Noi possiamo vedere la stella nella dottrina e nei sacramenti della Chiesa, nei segni dei tempi, nelle parole sagge e nei buoni consigli che, insieme, costituiscono la risposta alle nostre domande sulla salvezza e sul Salvatore. 
Rallegriamoci, anche noi, per il fatto che Dio, vegliando sempre, nella sua misericordia, su chi cammina guidato da una stella ci rivela in tanti modi la vera luce, il Cristo, il Re Salvatore. 

Alla santa Messa ha partecipato anche la leva 2001, concludendo i loro festeggiamenti. Invece a Galli è stata celebrata la Festa Patronale di san Defendente. Chi era san Defendente? Uno dei martiri cristiani della Legione Tebea, guidata da s. Maurizio, che furono martirizzati, perché non vollero lasciare la fede cristiana, sotto l’imperatore romano Massimiano (250-310) di origine pannonica.L’eccidio avvenne mediante decapitazione, ad Agauno, presso il Rodano nel territorio di Marsiglia, dove erano accampati, per essere poi mandati a combattere contro i Galli irrequieti; prima della partenza si fece un solenne sacrificio agli dei, a cui non vollero prendere parte i soldati cristiani presenti fra le truppe.
Massimiano per domare questa opposizione, fece flagellare e decapitare un soldato ogni dieci, ma non recedendo nessuno dalla propria fede, ordinò di decapitare tutti gli altri; il numero esatto dei martiri non è conosciuto, centinaia sicuramente, ma non l’intera Legione Tebea, proveniente dall’Egitto, che era composta di circa mille uomini.
Il martirio dovette avvenire intorno al 286; durante l’episcopato di Teodoro, vescovo di Martigny, verso il 380, si trovò un cimitero gallo-romano e si pensò che si trattasse del luogo di sepoltura di questi soldati, per cui il vescovo fece erigere una chiesa in loro onore trasferendovi le reliquie; il culto prese a diffondersi e varie chiese, basiliche e abbazie furono dedicate ai santi martiri di Agauno, in particolare per s. Maurizio il comandante.




I PRESEPI DELLE NOSTRE CHIESE




Leva 2001

Durante la santa Messa delle ore 11.00 celebrata dal parroco Don Edoardo ha partecipato la leva 2001. I ragazzi che nell’anno 2019 entrano nell’età adulta. Sono venuti per invocare su di loro la benedizione del Signore. A loro facciamo i migliori auguri servendoci della prima lettura che la liturgia odierna ci propone: “Vi benedica il Signoree Vi custodisca.
Il Signore faccia risplendere per Voi il suo volto
e Vi faccia grazia.
Il Signore rivolga a Voi il suo volto
e Vi conceda pace”.