1

CRESIMA  2018:   23.06. – CRESCENTINO; 1.07. SAN SILVESTRO; 30.09 LAMPORO

A Crescentino 46 ragazzi sabato, 23 giugno hanno ricevuto il sacramento della Confermazione dalle mani del nostro Arcivescovo S.E. Mons. Marco Arnolfo: Aresi Simone, Arboletti Sara, Baccega Fabiola, Beltramo Irene, Beraldi Alice, Bonesso Federica, Bonesso Matteo, Bonesso Stella, Boscolo Samuele, Bruno Aurora, Caccamo Sofia, Cadoni Christian, Calvo Elena, Cantoni Giada, Canuto Andrea, Caramagna Simone, Cirillo Andrea, Coppo Luca, Desiderio Maia, Dolfini Elisa, Franzé Sofia, Giudice Martina, Gnoato Nepote Francesco, Husanu Delia, Lombardo Federico, Longo Ilenia, Macaluso Asia, Maida Celeste, Marini Luca, Michelazzo Camilla, Montenegro Alessia Sofia, Nurchis Francesca, Pizzimenti Patrizia, Prior Elena, Putzolu Aurora, Quaranta Giorgia Maria, Quarticelli Eleonora, Scantamburlo Davide, Schiavo Alessandro, Spina Mattia, Tassone Samuele, Torello Viera Alessia, Tripodo Luca, Trotta Martina, Violi Gabriele, Zanotto Saa Yuli Mirella.
A San Silvestro 1 luglio dalle mani di Mons. Giuseppe Cavallone 7 ragazzi: Altamura Vincenzo, Freschini Martina, Mancuso Sofia, Papa Rebecca, Tibi Marta, Zambon Lara e Zambon Daniele.
A Lamporo 30 settembre 7 ragazzi hanno ricevuto il sacramento della Confermazione dalle mani del nostro Arcivescovo S.E. Mons. Marco Arnolfo: Bianco Matteo, Fusano Erica, Fusano Martina, Francesco Marzio, Maiellaro Passarello Vittorio, Preti Greta e Roncalli Eleonora.



Campo Cresimandi 2018

I nostri cresimandi insieme a Don, Animatori e Catechisti si sono recati a Muzzano per prepararsi per la cresima. Era il tempo di riflessione, formazione, fare il gruppo, di divertimento, preghiera e di qualche “brivido” che ha procurato il gioco notturno. Il tema del campo era: “Il tempo”. Abbiamo riflettuto come viviamo e impegniamo il nostro tempo. Il tempo è il dono che è stato affidato a ciascuno di noi, del quale però dovremmo rendere conto di come lo abbiamo vissuto… Il tempo per Dio, per noi e per gli altri. Ai ragazzi è stato proposto di continuare il loro percorso in forma diversa. Vi aspettiamo il 5 ottobre per il post cresima!!!!

 




Estate Ragazzi 2018

Anche quest’anno grazie all’iniziativa dei nostri animatori, le persone che ci hanno aiutato e sostenuto sia fisicamente, dedicando il loro tempo ai vari servizi, sia in qualsiasi altro modo, la nostra parrocchia ha potuto organizzare L’ESTATE RAGAZZI 2018. Era il tempo di svago, di formazione delle attività, dei tornei (calcio, pallavolo, calcio balilla), della preghiera, delle uscite dei campi ma sopratutto il tempo di stare insieme! Non sono mancati anche i momenti “tragici”, come il temporale che ha fatto un po’ di danni, ma non è mancato l’impegno dei ragazzi per rendere l’oratorio pronto per le nostre attività! Tutta iniziativa è terminata con lo spettacolo preparato dai nostri ragazzi intitolato “Inside out”. La parrocchia ringrazia a tutti coloro che hanno reso possibile questo tempo grazie al loro impegno personale.



CONCLUSIONE DELL’ANNO CATECHISTICO 27.05.201CONCLUSIONE DELL’ANNO CATECHISTICO 27.05.2018

Con la s. messa delle ore 11.00 abbiamo celebrato la conclusione dell’anno catechistico 2017/18. Grazie a tutti i catechisti che in quest’anno hanno guidato i bambini sulla via della fede. Il loro impegno è fondamentale nel preparare i ragazzi a ricevere i sacramenti. Pomeriggio è stato organizzato all’oratorio un momento di svago – giochi di una volta! Grazie a tutti coloro che si sono impegnati a preparare questo pomeriggio per i ragazzi.



GIOVANI IN PREGHIERA 29.04.2018

GIOVANI IN PREGHIERA 29.04.201

Domenica sera i giovani si sono riuniti all’oratorio per il momento di preghiera, meditando il brano di Giovanni 6,1-14. Dopo seguiva il momento conviviale

Dal Vangelo secondo Giovanni 6,1-14

Gesù andò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e una grande folla lo seguiva, vedendo i segni che faceva sugli infermi. Gesù salì sulla montagna e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. Alzati quindi gli occhi, Gesù vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove possiamo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva bene quello che stava per fare. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si sedettero dunque ed erano circa cinquemila uomini. Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì a quelli che si erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero. E quando furono saziati, disse ai discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.

Innamorati

 

Signore, se ci innamorassimo di te così come nella vita ci si innamora di una creatura, o di una povera idea, il mondo cambierebbe.

Accresci la nostra tenerezza

per la tua Eucaristia,

verso la quale la disaffezione di tanti

cristiani oggi si manifesta in modo preoccupante.

Stiamo diventando aridi,

come ciottoli di un greto disseccato dal sole d’agosto.

Lascia che la nuvola della tua grazia si inchini

dall’alto sulla nostra aridità.

Signore, in te le fatiche si placano,

le nostalgie si dissolvono, i linguaggi si unificano,

le latitudini diverse si ritrovano, la vita

riacquista sempre il sapore della libertà.

Insegnaci a portare avanti nel mondo

e dentro di noi la tua Risurrezione.

Tu sei presente nel Pane, ma

ti si riconosce nello spezzare il pane.

Aiutaci a riconoscere il tuo Corpo nei tabernacoli scomodi

della miseria e del bisogno,

della sofferenza e della solitudine.

Rendici frammenti eucaristici,

come tante particole che il vento dello Spirito,

soffiando sull’altare, dissemina lontano, dilatando

il tuo “tabernacolo”.

Don Tonino Bello




L’INIZIATIVA DEI RAGAZZI PRO MISSIONI 29.04.2018

I nostri ragazzi del post cresima della II° media si sono impegnati per preparare i biscotti e venderli dopo la s. Messa. Il ricavato è stato destinato per le missioni in Bolivia. Grazie a loro e ai loro animatori per questa iniziativa, alle signore che ci hanno aiutato a preparare i biscotti, alla panetteria che li ha fatti cuocere, e a ciascuno che ha partecipato a questa iniziativa comprando i biscotti. Abbiamo ricavato 345.00 €, che vengono destinati interamente alle missioni in Bolivia.




PASQUETTA GIOVANI 02.04.2018

PASQUETTA GIOVANI 02.04.2018

 




Via Crucis dei Giovani a Vercelli

I giovani della nostra parrocchia hanno partecipato alla Via Crucis itinerante a Vercelli.

Dal Vangelo secondo Matteo
Ora, mentre mangiavano, Gesù prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e, mentre lo dava ai discepoli, disse: “Prendete, mangiate: questo è il mio corpo”. Poi prese il calice, rese grazie e lo diede loro, dicendo: “Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti per il perdono dei peccati. Io vi dico che d’ora in poi non berrò di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi, nel regno del Padre mio”. Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.

Riflessione:
Questa sera siamo davanti a te, Gesù, Pane vivo che ci rende fratelli. Quando ci sediamo a tavola, il pane è sempre lì ad attenderci, e rimane con noi per tutto il pasto.

         Storicamente il pane è nato nel terzo millennio avanti Cristo in Egitto. E’ provato che nel terzo secolo dopo Cristo i Greci conoscessero 72 tipi di pane diversi: cotto dagli assiri in otri di terracotta, dai greci sotto la cenere, dagli ebrei su pietra arroventata, il pane diventa nutrimento base del corpo e dello spirito, assumendo valenze religiose e caricandosi di valori simbolici.

         Il pane ha la capacità di essere simbolo della condivisione: chi mangia il pane con un altro non condivide solo lo sfamarsi, ma anche il desiderio di mangiare. Noi uomini abbiamo fame e il pane esprime la possibilità di trovare vita e felicità: da bambini desideriamo il pane, divenuti adulti ce lo guadagniamo con il lavoro quotidiano, vivendo con gli altri siamo chiamati a condividerlo.

         E in tutto questo impariamo che la nostra fame non è solo di pane ma anche di parole che escono dalla bocca dell’altro: abbiamo bisogno che il pane venga da noi spezzato e offerto ad un altro, che un altro ci offra a sua volta il pane, che insieme possiamo consumarlo e gioire. Abbiamo soprattutto bisogno che un Altro ci dica che vuole che noi viviamo, che non vuole la nostra morte, ma al contrario, salvarci dalla morte.

         Gesù non ci ha lasciati soli; prima di salire al cielo ci ha fatto una promessa: “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Matteo 28,20). L’Eucaristia, il dono del suo Corpo e del suo Sangue, è uno dei modi con cui ogni giorno Gesù rende viva ed efficace la sua promessa. E’ il modo con cui si rende presente nella nostra vita per superare le nostre paure e i nostri limiti, perché possiamo ogni volta riprendere il cammino con speranza e fiducia.

         Quel pane ci entra dentro, diventa parte di noi, “Prendi questo pane, spezzalo: questo è il mio corpo”, ci dice Gesù. Il senso profondo di tutto il cristianesimo è in questa frase. Gesù è pane, pane che chiede di essere mangiato per non restare fuori di me, ma per diventare un tutt’uno con me!

         E questo pane mi dà energia, mi permette di andare avanti, di vivere: è una risposta “concreta”, “vera” a ogni fame, a ogni bisogno essenziale che è in me.

         Gesù prende poi del vino, e dice: “bevi, questo è il mio sangue”. Come il vino trasmette la gioia del condividere e il sapore della natura, così Gesù entra in noi come segno di calore, di entusiasmo, di bellezza. Dio è il pane. Dio è il vino.

         Dio è l’alimento di tutta la nostra vita!

Siamo in preghiera davanti a te, Gesù, Pane vivo: quando ti accogliamo sulla tavola della nostra vita, cresce la nostra unione con te, la nostra fraternità e capacità di condividere.

         Resta sempre con noi, Signore Gesù, perché è sera, e sentiamo il bisogno di nutrirci del tuo amore.

Come segno: è stata recitata la preghiera:

Cristo, oggi sono in cerca di pane                  

Cristo, oggi sono in cerca di pane,
il mio pane quotidiano,
quello che serve per la fame di oggi,
per passare di là oggi,
per avere forza di remare sotto la tempesta di oggi.
Il pane che non ha profumo se non di sudore,
il pane che non ha gusto, se non di vita,
il pane che fa stare in piedi,
che serve a camminare,
a remare, a vangare,
a combattere con la fede,
a morire in pace.
“in principio era la Parola”
e la parola è il pane quotidiano
per ogni uomo che viene al mondo.
(don Primo Mazzolari)

Intercessioni:
Signore, donaci il tuo pane.
Signore, tu solo sei la nostra forza di vita;  dona la tua forza a quanti sono deboli,  dona l’umiltà a quanti si credono forti, ti preghiamo:

Signore, donaci il tuo pane.
Signore tu solo sei la nostra verità;  dona la fede a quanti dubitano,  dona il dubbio a quanti credono di possederti, ti preghiamo:

Signore, donaci il tuo pane.
Signore, tu solo sostieni la nostra speranza,  dona fiducia a quanti hanno paura,  dona il tuo timore a quanti hanno troppa fiducia in se stessi, ti preghiamo:

Signore, donaci il tuo pane.




GIOVANI IN PREGHIERA 11.03.2018

Il nostro incontro mensile con Gesù era dedicato alla preparazione per la Pasqua. Come al solito lo schema era la preghiera e poi il momento conviviale. E’ stato preceduto dall’incontro con i ragazzi della I° superiore.

Preghiera allo Spirito Santo

Spirito Santo,
vieni nel cuore di noi giovani.
Vieni a distruggere i catenacci
con cui abbiamo diligentemente
inserrato i nostri cuori;
liberaci dalla paura che ci paralizza
e rende sterile ogni progetto di bene;
annulla le divisioni
che creano incomprensione ed ostilità,
che ci illudono che siamo noi stessi
solo se l’altro rimane nemico.
Spirito Santo,
facci gustare la presenza di Gesù,
non farci mai perdere la dolcezza di essere suoi amici.
Spirito Santo, facci diventare una cosa sola,
tenaci costruttori di comunione,
facci capaci di comprendere e di comprenderci
e fa’ che l’unico linguaggio credibile
rimanga per noi quello della misericordia,
di ragazzi e ragazze perennemente perdonati. Amen.

Dal Vangelo secondo Matteo 4,1-4

Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. E, dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. E il tentatore, avvicinatosi, gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, ordina che queste pietre diventino pani». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio”»..

E qualche pensiero del Papa ai giovani, per la riflessione personale…

PAPA BERGOGLIO – LA PAROLA DI DIO…
Per ascoltare la Parola di Dio bisogna avere anche il cuore aperto per ricevere le parole nel cuore. Dio parla e noi gli porgiamo ascolto, per poi mettere in pratica quanto abbiamo ascoltato. È molto importante ascoltare. Alcune volte forse non capiamo bene perché ci sono alcune letture un po’ difficili. Ma Dio ci parla lo stesso in un altro modo. Bisogna in silenzio ascoltare la Parola di Dio. Non dimenticatevi di questo. Alla Messa, quando incominciano le letture, ascoltiamo la Parola di Dio. E quante volte, mentre viene letta la Parola di Dio, si commenta: “Guarda quello…, guarda quella…, guarda il cappello che ha portato quella: è ridicolo…”. E si cominciano a fare dei commenti. Non è vero? Si devono fare dei commenti mentre si legge la Parola di Dio? [rispondono: “No!”]. No, perché se tu fai delle chiacchiere con la gente non ascolti la Parola di Dio. Quando si legge la Parola di Dio nella Bibbia – la prima Lettura, la seconda, il Salmo responsoriale e il Vangelo – dobbiamo ascoltare, aprire il cuore, perché è Dio stesso che ci parla e non pensare ad altre cose o parlare di altre cose.

Sappiamo che la parola del Signore è un aiuto indispensabile per non smarrirci, come ben riconosce il Salmista che, rivolto al Signore, confessa: «Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino» (Sal 119,105). Come potremmo affrontare il nostro pellegrinaggio terreno, con le sue fatiche e le sue prove, senza essere regolarmente nutriti e illuminati dalla Parola di Dio? Certo non basta udire con gli orecchi, senza accogliere nel cuore il seme della divina Parola, permettendole di portare frutto. Ricordiamoci della parabola del seminatore e dei diversi risultati a seconda dei diversi tipi di terreno (cfr Mc 4,14-20). L’azione dello Spirito, che rende efficace la risposta, ha bisogno di cuori che si lascino lavorare e coltivare, in modo che quanto ascoltato a Messa passi nella vita quotidiana, secondo l’ammonimento dell’apostolo Giacomo: «Siate di quelli che mettono in pratica la Parola e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi» (Gc 1,22). La Parola di Dio fa un cammino dentro di noi. La ascoltiamo con le orecchie e passa al cuore; non rimane nelle orecchie, deve andare al cuore; e dal cuore passa alle mani, alle opere buone. Questo è il percorso che fa la Parola di Dio: dalle orecchie al cuore e alle mani. Impariamo queste cose. Grazie!




Festa di Carnevale in Oratorio – Sabato 10 Febbraio

E’ arrivato il giorno tanto atteso, il carnevale al nostro oratorio, giorno di grande divertimento, preparato dai nostri animatori che davvero si sono tanto impegnati. Tutto è iniziato con il gioco dei bans, per scaldare i motori. Poi è arrivata la Regina Papetta e il Conte Tizzoni con tutta la corte che hanno portato in regalo ai ragazzi caramelle. Ci hanno poi fatto la grande sorpresa di  partecipare ai giochi insieme ai bambini, ovviamente entusiasti.
Naturalmente non poteva mancare la sfilata dei costumi carnevaleschi. Dopo i giochi e la sfilata ci siamo lasciati “tentare” dalle bugie (ma non quelle raccontate!!! 😉 ) e tutto è concluso con una grande guerra con i coriandoli. I bambini sono tornati alle loro case contentissimi. Cogliendo l’occasione voliamo ringraziare a tutti gli animatori, le signore che lavoravano per preparare la merenda, uno specialissimo GRAZIE al Comitato del Carnevale “Birichin” e tutti i ragazzi impegnati per il carnevale.