Confraternite
Per oltre cinque secoli le tre confraternite della città di Crescentino sono state dei centri attivi di vita religiosa e civile. Tale persistenza nel tempo del principio associativo, ne dimostra ampiamente la flessibilità e la duttilità, nonché la capacità di rispondere ad esigenze diverse e profondamente avvertite da larghi strati della popolazione urbana e rurale, distribuita nei rispettivi “rioni”. Per gli affiliati, oltre a luoghi di socializzazione, di scambio d’idee e d’elementare acculturazione, le confraternite rappresentarono, in diversa misura, un mezzo d’inserimento sociale tramite la partecipazione ad assemblee strutturate da regole in cui vigeva anche una modesta forma assistenziale, soprattutto durante le contingenze difficili. La tendenza a costituire sodalizi con finalità religiose nel Basso Medioevo, non fu una prerogativa esclusiva delle autorità ecclesiastiche. Le confraternite, infatti, nacquero e si svilupparono in ambienti dove alcune componenti laiche reagirono alla progressiva disgregazione delle strutture di potere e di fronte a particolari inquietudini spirituali, come la tradizione vuole sia avvenuta anche per la confraternita di San Bernardino, situata a lato della parrocchiale.