Al centro di ogni funzione religiosa ci sono e ci devono essere la lettura del Vangelo, la predicazione e soprattutto la celebrazione dell’Eucaristia, ma molti sono i fattori che possono aiutare ad arricchire una liturgia e a rendere ancora più evidente l’importanza di quanto avviene sull’altare.
La presenza di un commento musicale che accompagni lo svolgimento della celebrazione senza prevaricarla è uno di questi fattori, ed è quello che noi componenti del Coro Polifonico “Città di Crescentino” cerchiamo di curare.
Questo gruppo, che io ho il piacere di guidare, si è costituito una quindicina di anni fa, e al momento conta una trentina di elementi, alcuni dei quali impegnati anche nel ruolo di voci soliste. Il repertorio è vario, ma principalmente basato su pagine di autori classici come Bach, Mozart, Vivaldi e Porosi, uniti alle più belle lodi della tradizione popolare che ancora riescono a donare un’immagine viva di partecipazione e di fede. Accanto all’animazione liturgica, nel corso degli anni abbiamo intrapreso l’attività concertistica per proporre brani sacri che oggi sarebbero più difficilmente eseguibili nell’ambito di una celebrazione, e che ci hanno permesso di lanciare le nostre voci anche al di fuori del territorio cittadino.
Lo studio del repertorio operistico ci ha poi dato l’occasione di partecipare a cerimonie civili come le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia o la firma del gemellaggio tra Crescentino e Lososina Dolna, per offrire ai nostri concittadini una cornice musicale che potesse evidenziare l’importanza degli eventi, come di solito facciamo nelle funzioni religiose.
Molti sono gli strumentisti che nel tempo hanno suonato con noi: i pianisti Gabriele Marzella ed Helga Apiletti, gli organisti Manuele Barale e Giorgio Guilla e le trombe di Alessandro Artico e Sergio Michela.
E’ stato poi un piacere collaborare con altre formazioni musicali, e tra queste ci piace ricordare la Banda “Luigi Arditi” di Crescentino, il Coro di Voci Bianche dell’Istituto “Serra” di Crescentino e la Corale “San Grato” di Saluggia.
Il nostro più grande desiderio è incontrare nuove voci che abbiano voglia di unirsi a noi per condividere questa esperienza e permetterci di affrontare pagine sempre più interessanti: non cerchiamo talenti al di fuori del comune, ma solo la voglia di dedicarsi con amore al nostro progetto..
Davide Cortese