VEGLIA MATTUTINA CON I GIOVANI 26-28 MARZO 2018

Nei giorni 26 – 28 maggio i nostri giovani si sono radunati alle ore 6.00 per la veglia di preghiera. Incontro era diviso in due parti; la prima era il momento di preghiera e poi il momento conviviale.

 

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Preghiamo insieme per entrare in dialogo con Dio

Sono affamato di parole, leggo i giornali, ascolto la musica,
ma al tua parola, Signore, non trova posto in me.
Faccio tardi il sabato notte per ascoltare quell’amico che ha bisogno di sfogarsi,
mi sorbisco la predica di mia nonna,
ma al tua parola, Signore, non trova posto in me.
Tante volte non ho voglia di parlare,
mi chiudo in camera con le cuffie alle orecchie,
dipingo e scarabocchio per dimenticare,
ma la tua parola, Signore, non trova posto in me.
Invio decine di messaggi al giorno,
leggo e spedisco e-mail in Internet,
riempio il mio diario di tutto ciò che faccio,
ma al tua parola, Signore, non trova posto in me.
perché, Signore, questa chiusura,
Perché, Signore, questa fatica ad accogliere le tua parola?
La Pasqua si sta avvicinando,
il giorno della Risurrezione è vicino
ed io sono ricco di me e povero di te.
Voglio incontrarti, Signore, vieni, non tardare.

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 8, 4 – 15)

Poiché una gran folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, disse con una parabola: “Il seminatore uscì a seminare la sua semente. Mentre seminava, parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la divorarono. Un’altra parte cadde sulla pietra e appena germogliata inaridì per mancanza di umidità. Un’altra cadde in mezzo alle spine e le spine, cresciute insieme con essa, la soffocarono. Un’altra cadde sulla terra buona, germogliò e fruttò cento volte tanto”. Detto questo, esclamò: “Chi ha orecchi per intendere, intenda!”.

I suoi discepoli lo interrogarono sul significato della parabola. Ed egli disse: “A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo in parabole, perché vedendo non vedano e udendo non intendano.

Il significato della parabola è questo: Il seme è la parola di Dio. I semi caduti lungo la strada sono coloro che l’hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la parola dai loro cuori, perché non credano e così siano salvati. Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, accolgono con gioia la parola, ma non hanno radice; credono per un certo tempo, ma nell’ora della tentazione vengono meno. Il seme caduto in mezzo alle spine sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano sopraffare dalle preoccupazioni, dalla ricchezza e dai piaceri della vita e non giungono a maturazione. Il seme caduto sulla terra buona sono coloro che, dopo aver ascoltato la parola con cuore buono e perfetto, la custodiscono e producono frutto con la loro perseveranza.

Per aiutarti a pregare… 

«Raccogliti. Devi scendere dalla testa al cuore, raccogliere la mente nel cuore, restare nel tuo cuore perché lì è Dio. Chiunque incontra il Signore, lo incontra lì»

     Comincia a leggere, con calma e pazienza. Ti capiterà di distrarti, di voler fare altro; qualche volta dopo aver letto una pagina avrai l’impressione di non sapere neanche che cosa c’era scritto. Non scoraggiarti. Sii fedele!

     Nella lettura il tuo cuore ascolta la voce di Dio. Non fermarti in superficie, risveglia la tua curiosità, chiediti, ad esempio, dov’è capitato il fatto che leggi, che cosa significa quella Parola, ecc.

     La meditazione è un esercizio lungo, che richiede calma e buona volontà. Un lavoro faticoso, eppure necessario. Ecco il punto: non basta sapere cosa c’è dentro la Bibbia, ma bisogna scoprirne il significato profondo…

     Ogni volta che leggi un brano del Vangelo con il cuore ti accorgi che quel brano ha un centro, come un “polo magnetico” che attrae la tua attenzione, un “tesoro nascosto di cui non ti eri accorto prima. Può essere una frase di Gesù, persino una sola parola, un suo gesto, un particolare al quale non avevi fatto caso, e che rileggendo ti ha colpito perché comprendi che quella parola o gesto di Gesù è per te. Gesù cioè ti sta parlando tramite quel versetto della scrittura. Si rivolge proprio a te per far irrompere nella tua vita il suo Amore.

     Nel brano di oggi qual è questo versetto – per – te?

     Una volta trovatolo, ripetilo senza fretta, mentalmente o, se preferisci, a bassa voce, in modo che… ti “scivoli” nel cuore.

Preghiamo il Salmo fra due cori:

  1. Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
    servite il Signore nella gioia,
    presentatevi a lui con esultanza
  2. Riconoscete che solo il Signore è Dio:
    egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
    suo popolo e gregge del suo pascolo.
  3. Varcate le sue porte con inni di grazie,
    i suoi atri con canti di lode,
    lodatelo, benedite il suo nome.
  4. Perché buono è il Signore,
    il suo amore è per sempre,
    la sua fedeltà di generazione in generazione.

Preghiamo insieme

 

A volte, Signore, accogliamo con gioia la tua proposta di vita.

Ma pietre taglienti intralciano il cammino.

Tribolazioni, imprevisti, sofferenze improvvise

o dolorose ferite rallentano il cammino.

La fede è ripida strada dove ogni segnale è invito convincente

a tornare indietro e rinunciare all’impresa.

Non è facile credere alla proposta di Cristo:

si vince col perdere, donando si riceve, la debolezza è forza.

Perdona, Signore, la nostra incostanza.

Dona a noi la forza per vincere il male

ponendo in te la nostra fiducia.

 

Padre nostro e benedizione

 

Canto finale