Galleria Presepio Santuario 2013

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Il racconto del nostro Presepe
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Natale, più che un giorno; è una luce che illumina tutti i giorni.

Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce (Is 9,1)

Nella parte sinistra in alto vivono i potenti che vogliono ergersi sino alle nubi, il cielo è più striato quasi teso come un arco, le loro ricchezze e il loro potere è sorvegliato militato dalla loro brama di  possedere, all’intorno pietre e seccume, anche se solo la parte di fronte alla fortezza pur se piccola, umile e ristretta cerca sempre e comunque la luce e lo splendore nell’erba e nel cielo, gente povera che vive solo del proprio lavoro.

Dietro la fortezza si muove pian piano una carovana che tien d’occhio un astro  speciale son uomini sapienti e studiosi vengono da lontano stranieri di ogni tempo, quel’astro da loro previsto li dovrà guidare ad adorare, un Salvatore.

Nella parte centrale superiore le mura possenti cingono tutta l’intera città, quasi come a possederla, insieme alla vita stessa delle persone, ma … l’uomo se confida in Dio non può essere posseduto ma cerca di vivere libero nonostante venga sorvegliato, trattenuto nelle tenebre oscure; la vita scorre e il quotidiano di tutti noi si fa storia e la storia ogni anno si fa nuova e la novità riveste ogni cosa.

Nella parte destra, il cielo è limpido e la vallata nonostante la continua vigilanza dei potenti si fa respiro, si fa attesa; le acque scorrono chiare, se ne sente il rumore che canta, quasi come a pulire e togliere quell’oscurità che sta nel cuore chiuso di ognuno di noi e renderlo più vivo, più fresco come l’acqua di pura sorgente che ti bagna il viso e quando si beve ti rinfresca tutto il tuo interno. La gente che qui abita è in attesa di qualche cosa di speciale, di nuovo, di luminoso, in modo particolare i pastori arroccati sul promontorio roccioso, lontani dal paese, perché sono considerati gli esclusi, dei tali da evitare, loro vivono da stranieri sempre in viaggio, forse ladroni, peccatori, mai stanno in un solo posto, ma… in una notte un bagliore grande, una luce prorompente che lì fa attenti, un messaggero vestito di luce si rivela esortandoli al cammino, per andare a cercare un piccolo Bambino, un essere che lì salverà, li renderà liberi, accettati, amati, … il Messia!

Qui in basso dove le case son pesanti, come il quotidiano, l’uomo vive con fatica, il lavoro, le sofferenze, le malattie, la povertà il bene e il male; nessuno si accorge di due persone in cerca di riparo, son su uno stanco asinello, la donna aspetta un bimbo e i suoi giorni son compiuti, nessuno si volge a guardarli, son tutti intenti alle proprie occupazioni di tutti i giorni. Un locandiere in malo modo e sbrigativo gli fa cenno che non vi è posto per loro, non son ricchi, non han soldi e lì infondo, infondo possono alloggiare all’ultimo posto, è un rifugio per  animali sporco si sa, c’ è un po’ di pagliericcio ma è coperto di nude pietre ma almeno non è in aperto che dovran stare.

Ed ecco il miracolo su questa pietra angolare, dura e forte, nasce un Bimbo, tra la gente che si occupa dei propri interessi  e nulla sa di questo Bambino, dei suoi vagiti dolci e  dei suoi gridolini è un Bimbo come tanti… ma come mai pian piano la gente indifferente si sveglia e va a far visita a quel Bambino sconosciuto? Mentre altri non curanti continuano le loro occupazioni, il loro vivere.

I primi sono proprio loro quei pastori quei tali stranieri, che sorpresa per quei due novelli genitori, quanta gente che si muove quanti animali, d’ogni dove, se solo sapessero che quel piccolo Bambino verrà torchiato, schiacciato, macinato e mietuto, ma ci darà la salvezza, ci darà la libertà, ci chiamerà con un nome nuovo che nessuno ha mai sentito, ma che ci farà suoi fratelli sangue dello stesso sangue, stirpe della sua stirpe. Quante cose racconta un semplice paese che sian venuti a guardare, e tu … del tuo paese che mi sai raccontare?

Presepe sarà aperto presso Santuario della Madonna del Palazzo fino al 2 febbraio 2013, ogni giorno dalle ore 9.00 – 11.30 e dalle ore 14.00 – 17.30.

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